Birra e biogas: perchè al birrificio conviene

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Birra e biogas: perchè al birrificio conviene

Quanta energia serve per produrre 1 hL di birra?

La birra è una delle bevande alcoliche più apprezzate dai consumatori, ma il suo processo produttivo è estremamente energivoro. Secondo l’annual report 2023 di Assobirra, in Italia per la produzione di un ettolitro di birra sono necessari 7 kWh.
Se consideriamo che solo nella nostra nazione nel 2023 sono stati prodotti 17,43 milioni di ettolitri, ci rendiamo presto conto che è necessario integrare tecnologie per rendere l’industria più sostenibile. Un esempio concreto e di immediata attuazione potrebbe essere la valorizzazione energetica dei sottoprodotti. Questi, infatti, sono una risorsa di grande valore, e possono essere sfruttati per la produzione di biogas.
Nei paragrafi di seguito verranno descritti i sottoprodotti, le tecnologie di digestione anaerobica ottimali per la loro valorizzazione, e i vantaggi per un birrificio che sceglie la strada della sostenibilità.

Trebbie birra biogas

I sottoprodotti da valorizzare per la produzione di biogas:

Trebbie di birra:

Le trebbie sono il residuo solido che rimane dopo il processo di estrazione del mosto e costituiscono la maggior parte dei sottoprodotti del processo di birrificazione: si stima, infatti, che ne vengano prodotte dai 14 ai 20 kg/hL di birra, a seconda di fattori quali ricetta, tipo di malto utilizzato o efficienza del processo. Si contraddistinguono per il loro contenuto residuale di proteine, aminoacidi, zuccheri e grassi, che li rendono biomassa adatta alla digestione anaerobica e la produzione di biogas.

Lievito esausto:

Sebbene sia un ingrediente fondamentale nel processo di fermentazione della birra, al termine del processo un quantitativo ingente di lievito esausto rimane nel fermentatore; si parla in media di circa 1 kg/hL di birra prodotta. Essendo però molto ricco di sostanze organiche, è un’ottima biomassa per l’alimentazione di un impianto biogas.  

Acque reflue:

Il processo di birrificazione richiede quantitativi molto elevati di acqua, che si aggirano intorno ai 400 L/hL di birra. Le acque reflue, però, derivano anche all’impiego dell’acqua per il lavaggio degli impianti, la pulizia delle botti e degli stabilimenti. La loro valorizzazione in digestione anaerobica è possibile poiché sono ricchi di materia organica, zuccheri, proteine e altri nutrienti

Le tecnologie di digestione anaerobica per i birrifici

Trebbie, lievito ed acque reflue sono tre biomasse ottimali per l’alimentazione di un impianto biogas. A seconda della biomassa, in termini di qualità e quantità, a disposizione del birrificio, SEBIGAS suggerisce il reattore più adatto scegliendo tra il CSTR e l’anMBBR. Per le biomasse solide è preferibile l’utilizzo del reattore CSTR, una soluzione flessibile, adatta alla digestione anaerobica di biomasse eterogenee e complesse, che garantisce stabilità nella produzione di biogas. La produzione di biogas di trebbie e lieviti è stimata circa 110 Nm3/t di tal quale di biomassa. Nel caso degli effluenti estremamente liquidi, invece, è preferibile il reattore anMBBR, una soluzione adatta alla gestione in loco anche di elevati volumi di stream, in ridotti volumi di digestione.

CSTRanMBBR

Quali sono i vantaggi per un birrificio?

Valorizzare i sottoprodotti derivanti dal processo di birrificazione costituisce un vero e proprio vantaggio per il birrificio, non solo a livello ambientale, ma anche economico:

  • Riduzione dei costi di smaltimento e tasse legate alla gestione dei sottoprodotti
  • Produzione di energia rinnovabile che può essere utilizzata per gli autoconsumi, quindi riducendo l’impatto economico dell’approvvigionamento energetico
  • Creazione di una nuova fonte di reddito se l’energia elettrica prodotta dal biogas viene immessa nella rete elettrica nazionale
  • Riduzione dell’impatto ambientale, attraverso la creazione di un processo produttivo sostenibile

Noi di SEBIGAS possiamo accompagnare la tua azienda in un processo di transizione ecologica, trasformando degli scarti in opportunità.
Se vuoi conoscere i nostri case study e scoprire quanta energia può produrre il tuo birrificio scrivici a sales@sebigas.com o compila il modulo